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Home Page › Posts tagged "italiajudo"

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Ott27

icon-userAuthor: Alessandro Bruyere

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icon-tagsTags: bambini, Bruyere, draghetto, Igei, imparare sognando, italiajudo, judo, judoka, scuola, sogni, tatami

“Quando faccio judo”

Quando la passione incontra la magia, succede sempre qualcosa di speciale.

 

Pubblichiamo qui di seguito le parole di Giusi Ricciardi, colei che ha avuto la meravigliosa idea che oggi vi stiamo raccontando, e che ha diretto l’orchestra, utilizzando per farlo una bacchetta magica:

Ho conosciuto Igei al Teatro Ragazzi di Torino, una sera di marzo di quest’anno, dopo aver assistito al suggestivo spettacolo di Eleonora Frida Mino “Il Maestro: una storia di judo e di vita”. Dopo la rappresentazione ho potuto conoscere personalmente l’autore del libro “Igei. Storia di un drago che faceva judo”, colui che attorno a questo personaggio ha saputo creare una narrazione avvincente e nel contempo istruttiva: Alessandro Bruyère. Quella stessa sera ho deciso che avrei fatto conoscere Igei ai bambini delle due quarte elementari in cui stavo conducendo i miei laboratori di lettura ad alta voce (attività, questa, che svolgo come Senior civico, avendo aderito ad uno dei molteplici progetti di volontariato civico in atto a Torino). Per una fortunata coincidenza, in quel periodo i bambini destinatari dei miei laboratori stavano frequentando un corso di judo: la lettura in classe della storia di Igei mi è parsa dunque un ideale complemento del loro percorso sportivo e al tempo stesso uno stimolo, per loro, a cogliere e a far propri gli insegnamenti di vita che sono alla base di questa disciplina e che emergono con tanta evidenza dalla storia di Igei. Come immaginavo, i bambini hanno ascoltato con interesse crescente il racconto delle vicende del draghetto, seguendolo con spiccata consapevolezza nell’intreccio delle sue relazioni e nel compimento del suo percorso di maturazione, fino allo scioglimento della vicenda, atteso con palpabile trepidazione. Invitati ad esprimersi sulla loro esperienza del judo, i bambini hanno fatto spesso esplicito riferimento ad Igei, a dimostrazione di quanto il personaggio e il suo composito mondo, sapientemente ricalcato sulle dinamiche della realtà infantile, abbiano toccato e fatto vibrare le loro corde.

Giusi Ricciardi    16/06/2016

 

Non servono ulteriori parole, se non quelle dei veri protagonisti di questa storia: i bambini della scuola primaria Cesare Battisti di Torino.

 

“QUANDO FACCIO JUDO…”

Che cosa provano i bambini della IV A della Scuola primaria “Cesare Battisti” di Torino:

 

Alessandro: Quando faccio judo mi diverto e mi insegna a proteggermi dai pericoli e a non sbattere la testa!

Alex: Quando faccio judo mi sento più forte e più coraggioso. Quando sono sul tatami a fare una battaglia  mi dico: «Ce la devo mettere tutta». Il judo mi insegna che devo avere rispetto, e riguardo per quelli più bravi di me. Il judo mi ha anche insegnato che, come dice il maestro di Igei, «Non devi mai mollare, anche quando pensi di non farcela», perché «E’ tutta una questione di testa, se dentro di te lo vuoi fare, il tuo corpo reagirà, ha un’energia infinita dentro di sé!».

Asia: Quando faccio judo provo felicità e forza. Mi ha insegnato delle mosse come osotogari. Il maestro ci ha detto che non ci dobbiamo distrarre da quello che stiamo facendo, perciò è importante la concentrazione.

Athina: Quando faccio judo sono piena di energia. Mi piacciono le attività che facciamo insieme al maestro. Lui ci insegna un sacco di nuove mosse. Ogni cosa è un divertimento, è come se fosse un gioco, ma ci vuole molta concentrazione.

Cristina: Quando faccio judo mi sento più sicura di me, più forte. Sento l’adrenalina scorrere dentro di me, ed è grazie al judo che ho imparato molte tecniche, ho imparato le cadute…Per me il judo è una disciplina molto importante ed educativa. Quando facciamo le capriole sul materasso, sento molto coraggio in me. Il judo è molto bello.

Denis: Quando faccio judo mi piace fare i combattimenti a terra e osotogari. Quando faccio judo mi diverto molto.

Desirée: Quando faccio judo provo una sensazione fantastica e mi piace moltissimo. Per me non è una competizione ma un modo di giocare e divertirsi.

Diego: Quando faccio judo provo tanta gioia e felicità e anche tanta forza dentro di me.

Elena: Quando faccio judo mi sento bene perché è un modo per divertirsi e stare insieme, e tutti i bambini devono sapere che il judo non è una gara e non solo una competizione.

Francesco: Quando faccio judo provo un po’ di rilassamento e libertà di muovermi. Il maestro ci ha insegnato che judo è il rispetto degli altri.

Giulia: Quando faccio judo provo una sensazione di forza e di coraggio. Il judo mi diverte molto.

Jovelyn: Quando faccio judo provo tante emozioni, sento una grande voglia di fare tante amicizie e di dare il meglio di me in ogni cosa. Perché solo con l’impegno riesco a migliorare.

Karol: Quando faccio judo provo dei sentimenti bellissimi, ad esempio: coraggio, forza, altruismo verso l’avversario. Il judo mi ha insegnato che se anche perdo una gara, l’importante è partecipare.

Manuel: Quando faccio judo io mi sento leggero come una piuma e qualche volta provo anche un po’ di dolori. Bisogna rispettare le cinture più alte. Il judo mi ha insegnato a difendermi.

Martina: Il judo è bello e mi fa provare molte emozioni. Il judo è come un gioco, anche se si fanno le mosse tra amici. Il maestro ha detto che il judo serve per difendersi, non per sfogarsi.

Matteo: Nel judo provo forza, divertimento e passione. Mi piace davvero un sacco fare judo.

Moussa: Il judo mi piace perché è divertente e giochiamo. Alcune volte siamo stanchi ma è molto divertente. Poi facciamo le cadute avanti e indietro, e il maestro Nino ci fa fare dei giochi che ci piacciono.

Nicola: Quando faccio judo provo una sensazione di libertà, felicità e gioia. Il judo mi insegna a rispettare gli altri.

Rebecca: Il judo mi piace perché insegna a rispettare e a perdere. Quando lo faccio mi diverto molto, per me è come un gioco di squadra. Mi piace molto fare le diverse tecniche o le cadute. Insomma, il judo mi piace davvero tanto!!

Serena: Quando ho cominciato judo ero un po’ emozionata. Alcune volte mi stancavo, ma dopo mi sono abituata e mi sono divertita. Il maestro ci ha insegnato che il judo è anche un posto di concentrazione.

Simona: Quando faccio judo provo una sensazione di svagamento e di felicità. Ma la sensazione che provo di più è la volontà di farlo.

Stefano:Quando io faccio judo mi sento emozionato e quando faccio le mosse mi sento gasatissimo. Il judo mi ha insegnato molte cose, come il rispetto e la cedevolezza.

 

“CHE COSA TI HA INSEGNATO FINO AD ORA LA PRATICA DEL JUDO?”

Rispondono i bambini della IV B della Scuola primaria “Cesare Battisti” di Torino:

 

 

Alessandro: Il judo mi ha insegnato a rispettare ancora di più chi combatto e anche chi incontro, anche se non lo conosco. Mi ha insegnato a concentrarmi quando faccio una cosa che mi sembra facile e so fare. Mi ha insegnato a stare nel mio spazio e, quando facciamo qualche tattica, a non farlo con cattiveria come si vede nei film, ma per il piacere di farlo, e non importa se perdi o se vinci.

Alexia: Il judo è uno sport dove non ci si arrende mai. Nel judo devi avere controllo verso l’avversario. Il judo mi ha insegnato che non è questione di forza ma di tecnica. Il judo è un gioco di squadra e lo si deve fare col cuore.Nel judo non conta la cintura bianca, gialla, arancione… Non conta la cintura, ma conta se ti vuoi impegnare per arrivare al punto che desideravi da tanto raggiungere praticando il judo. Non importa se in una gara non vinci, basta che ti sei impegnato, che ti sei divertito, che hai partecipato, che hai gareggiato per vincere qualcosa, perché questo vuol dire che ti piace, che vuoi arrivare ad un certo punto. Mi ha insegnato anche che questa attività si svolge solo sul tatami e che il judo è difesa, non attacco. Io invito anche altre persone a praticare questa bellissima arte marziale.

Beatriz: Il judo mi ha insegnato a fare gioco di squadra, a credere nei compagni e a migliorare insieme. Per fare judo ci vuole passione e non si deve avere mai paura di farlo. Come dice il maestro di Igei, nel judo «non è il tempo che misura una capacità, ma la passione».

Carlo: Il judo mi insegna ad avere controllo nelle cadute e nella tecnica, a mettercela tutta; e quando non si riesce a fare qualche esercizio, uno non si deve abbattere e deve credere in sé stesso. Ci vuole rispetto e saggezza.

Elena: Il judo mi ha fatto capire che è importante credere in sé stessi, anche quando si pensa di non riuscire. Bisogna fidarsi del proprio compagno e tenerlo sempre durante le cadute. Mi ha insegnato che avere rispetto per tutti è importantissimo, non solo per gli amici, per i genitori… per tutti. Il judo è una disciplina sportiva di concentrazione. Alcune volte non mi concentro molto, però cerco di dare sempre il meglio per tutto. Il judo è fondamentale per la vita, perché riesci a difenderti sempre dalle persone che ti vogliono fare del male. Io adesso credo in me stessa, ma non tantissimo. Ecco perché mi piace il judo: perché ti insegna tante cose da non dimenticare mai nella vita.

Enea: Per me il judo è saggezza e movimento, non violenza. Il judo è rispetto verso chi ti sta intorno e soprattutto verso l’avversario. Quando faccio le tecniche devo sempre avere il controllo, tenendo il mio compagno senza fargli del male. Nel judo bisogna mettere saggezza e usare la testa. Il judo è uno sport… più saggio che di movimento. Il judo è uno sport saggio!

Firdaous:Il judo mi sta insegnando a rispettare gli altri, anche chi non ti rispetta, ad avere sempre il controllo e a saper giocare in squadra.Il judo mi ha insegnato a sapere come cadere senza farmi male, a sapermi muovere senza fare male a me stessa e agli altri. Il judo mi insegna che non importa né vincere né perdere, ma impegnarsi.

 

Francesco P.:Il judo mi ha insegnato il rispetto nei confronti degli altri, ad incoraggiare chi dubita di sé stesso, a lavorare di squadra e ad insegnare a chi non ha rispetto a comportarsi meglio per stare bene insieme. Il judo insegna ad essere più sicuri e a non scoraggiarsi mai. Gli avversari non sono nemici, ma amici che ci permettono di giocare. Il judo deve essere usato solo per difesa, solo se veniamo attaccati, e quando viene praticato non bisogna far male a nessuno, perché il judo è un gioco. Non bisogna prendere in giro nessuno, ma bisogna incoraggiare chiunque. Se qualcuno sbaglia bisogna aiutarlo, fargli vedere dove ha sbagliato, fare un lavoro di squadra. Il judo è rispetto.

Francesco T.: Il judo mi ha insegnato ad avere rispetto per tutti, pure per i deboli. Mi ha insegnato anche a difendermi e a fare le cadute, a lavorare di squadra e ad essere più sicuro.

Gabriel: Nel judo non ci si deve mai arrendere. Quello che facciamo dobbiamo farlo col cuore e non bisogna mai usare la forza ma la tecnica; bisogna, però, avere anche forza. Il judo è anche fiducia e gioco di squadra, e “anche se non raggiungiamo la luna, raggiungiamo almeno una stella o se non raggiungiamo la vetta, siamo almeno vicini a lei”: quello che intendo dire è che anche se non ce la facciamo, abbiamo almeno partecipato. Spero che questo farà praticare a molti questa disciplina sportiva eccezionale.

Giorgia Il judo è una disciplina molto divertente. Il gioco di squadra è importantissimo. Non bisogna però usare le tecniche contro i più piccoli. Il judo mi ha insegnato a cadere bene senza farmi male. L’ordine è anche portare rispetto. Come insegna il maestro di Igei, non portare rispetto è facile, portare rispetto anche a quelli che non lo portano è difficile.

Marta: Uno degli insegnamenti più belli del judo è quello di credere in sé stessi. Ti servono concentrazione, cuore e occhi. C’è anche la passione, il coraggio, la forza, l’onore. Il judo insegna a sentirsi sicuri e a non avere mai paura, a fidarsi quando un compagno ti tiene il braccio. Con il judo aumentano le mie sicurezze.

Nicola: Il judo mi ha insegnato ad essere me stesso, a fare del mio meglio e a concentrarmi. Mi ha insegnato ad avere rispetto degli altri; infatti il nostro maestro ci dice:«Quando fate cadere il compagno, tenetelo con controllo e proiettatelo bene». Il judo mi ha insegnato a non arrendermi ma a continuare. Il judo è solo difesa e non si usa per attaccare. Io oltre a judo faccio anche karate e tutti e due mi hanno insegnato che non è importante vincere, ma vedere gli errori e non farli più.

Sara:Il judo mi sta insegnando il rispetto verso gli altri e verso l’ambiente. Fare un gioco di squadra è molto importante. Il judo mi insegna a far cadere i miei compagni senza fargli male, tenendo sempre il braccio; mi insegna anche che l’importante è impegnarsi e uscire fieri di aver dato tutto l’impegno che possiamo dare, aumentando sempre le nostre capacità.

 

Un grazie immenso a Giusi per l’idea che ha avuto e per averci regalato tutto ciò. Oggi ha insegnato qualcosa anche a noi!

E un grazie altrettanto immenso a tutti  i bambini che hanno conosciuto Igei e il judo e che con queste parole colorano il mondo e il judo e lo sport di favolosità.

 

Alessandro Bruyère.

 

 

 

Apr16

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icon-tagsTags: bambini, Bruyere, Igei, italiajudo, judo, libri, libro, presentazione

Cisterna di Latina ospita Igei

Bellissima giornata di presentazione quella organizzata da Fabio Taborro, Sofia Abagnale e  Alberto Di Ottavio, gli amici dell’Associazione Dojo Makoto di Cisterna di Latina in collaborazione con la Libreria Anacletco, in data 15 aprile 2016.

L’autore Alessandro Bruyère durante la mattinata ha fatto visita all’Istituto Comprensivo Plinio il Vecchio di Cisterna di Latina, dove ha avuto modo di raccontare la storia di Igei agli alunni di ben 12 classi,  dalla quarta elementare alla prima media. Un range di età perfetto per le tematiche affrontate nel libro. I ragazzi si sono mostrati attenti ed interessati e hanno posto svariate domande all’autore, che nel rispondere ha colloquiato con loro di sport, di arti marziali, di diversità, di bullismo e di vita. Si è parlato tanto delle antiche origini delle arti marziali quanto dei problemi delle vita quotidiana, e la metafora della disciplina sportiva come specchio della vita di tutti i giorni è emersa con forza, emozionando i ragazzi, i maestri e l’autore stesso.

Sempre in quel di Cisterna Latina, nel pomeriggio Alessandro è stato ospite  della Libreria Anacleto. La gentilissima proprietaria Roberta Russo ha allestito uno spazio  per accogliere i tantissimi bambini (e i loro genitori) che hanno partecipato all’evento. Occhi sgranati e domande divertenti hanno colorato ancor di più la coloritissima libreria di Roberta.

Un’altra importante esperienza che ha fatto in modo di ampliare ulteriormente il viaggio di Igei e dela sua storia, trasportando il nostro drago in un una nuova città, colma di spirito propositivo e di amore per le arti marziali e per i bambini.

 

Feb29

icon-userAuthor: Alessandro Bruyere

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icon-tagsTags: Bruyere, bullismo, cultura, dra-pollo, drago pollo, drgahetto, eventi, Igei, italiajudo, italiajudo edizioni, judo, libri, sport, storia di un drago che faceva judo

Riparte il giro d’Italia di IGEI!

Continua la “Via” del giovane draghetto IGEI volta a promuovere i valori di passione, amicizia, lealta’ e mutua prosperita’, racchiusi nel libro che racconta la sua storia!

Sono tanti gli appuntamenti in programma e i progetti scintillanti per IGEI. Di seguito le prossime tappe a cui vi inviatiamo a partecipare.

 

Venerdì 18 marzo, alle ore 21.00, presso il teatro “Casa del tetaro Ragazzi e Giovani” di Torino (corso Galileo Ferraris 266), Igei è stato invitato al meraviglioso e toccante  spettacolo “Il Maestro, storia di judo e di vita”, di e con la bravissima attrice Eleonora Frida Mino. IL-MAESTRO-10-784x523A fine spettacolo l’autore del libro che racconta la storia del draghetto, Alessandro Bruyère, presenterà il testo e parteciperà ad una tavola rotonda con l’attrice. Entrambi infine risponderanno alle domande del pubblico. E non è escluso che Igei salga sul palco per salutare tutti i giovani spettatori che avranno appena assistito allo spettacolo! Si tratta di una collaborazione iniziata lo scorso dicembre.

Per tutte le info cliccate qui

 

Giovedì 7 aprile l’autore del libro, Alessandro Bruyere, sarà ad Azzano San Paolo, dove parteciperà ad una tappa del’evento itinerante “Libri e storie di sport”. Protagonisti dell’evento sportivi/scrittori, che hanno unito due delle loro passioni riuscendo a colorare della loro esperienza sportiva le pagine di libri da loro scritti. Alessandro nell’occasione presenterà il suo “Via e Sentieri”, tratto dalla sua tesi di laurea in filosofia, e il nostro “Igei, storia di un drago che faceva judo”, i due testi da lui scritti che raccontano lo sport e il su modo di viverlo.

Chi volesse avere informazioni a proposito le può trovare cliccando qui 

 

igei a roma

Alessandro Bruyère al convegno educazione – la propsota del judo fra tradizione e scoietà moderna

Altro importantissimo evento domenica 17 aprile. L’autore Alessandro Bruere nell’occasione sarà a Roma per partecipare come relatore al convegno “Educazione, la proposta del judo fra tradizione e società moderna”. Un convegno di altissimo livello, dato che gli altri relatori saranno il Maestro Alfredo Vismara, cintura nera 9° dan e uno dei migliori conoscitori della disciplina giapponese in Italia, e il professor Giuseppe Triburzio, docente di Sociologia all’università di Bari e noto scrittore di testi di judo. Il moderatore sarà il Maestro Aldo Piatti,  cintura nera 8° dan.

Il compito di Alessandro Bruyère sarà quello di spiegare i valori che la storia di IGEI si propone di trasmettere al fine di esaltarne il valore educativo.  Verra’ altresi’ trattato il tema del bullismo e delle soluzioni che il judo e lo sport possono proporre.

A fine convegno, Alessandro sarà ospite della società organizzatrice Scuola Judo Tomita, presso la quale terrà uno stage tecnico per i bambini e uno per gli adulti. Il giorno prima i judoka piccoli e grandi parteciperanno ad un medesimo stage con il Maestro Vismara e ad uno con il Maestro Aldo Piatti. L’intero incasso (20 euro il costo della partecipazione) sarà devoluto alla famiglia Di Ceglie per sostenere la terapia del giovane judoka Leo, in cura presso il reparto di oncologia e l’ospedale peditarico, e per il quale la scoietà Scuola Judo Tomita ha organizzato l’evento. Igei è più che onorato di fare parte di questa iniziativa.

Per maggiori info clicca qui.

 

Se vuoi IGEI nel tuo club oppure se vuoi organizzare un evento nella scuola dove operi, non esitare a scrivere a igei@italiajudo.com

Giu07

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RAI Molise: Settimana della legalità con il prof. Tribuzio e IGEI

Lo scorso 30 maggio 2015 a Venafro, in provincia di Isernia, si e’ chiusa la settimana della legalità, un evento promosso dall’Istituto Scolastico di Istruzione Secondaria Superiore (ISISS) Antonio Giordano di Venafro, con il patrocinio dell’Università degli Studi del Molise e del provveditorato agli studi della provincia di Isernia.
Nell’occasione e’ stato presentato il libro “IGEI, storia di un drago che faceva judo”. La storia del dra-pollo che grazie al judo sconfigge il bullismo e la paura e’ stata lo spunto per parlare di “Rispetto delle Regole”.
Tra i relatori anche il prof. Giuseppe Tribuzio, sociologo dell’Educazione e docente presso l’università degli studi di Bari.

Il servizio della giornalista Laura Costantini e’ andato in onda sul TG Regionale della RAI (Molise) sabato 30 maggio 2015, nell’edizione serale.

Mag18

icon-userAuthor: Alessandro Bruyere

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icon-tagsTags: bullismo, Igei, Igei storia di un drago che faceva judo, italiajudo, judo

Prossimo appuntamento: Vercelli!

Dopo la preziosissima esperienza di Bari, in cui l’autore Alessandro Bruyère ha partecipato ad una conferenza organizzata in maniera impeccabile dalla società Angiulli Bari e a cui hanno partecipato anche il Municipio 2 di Bari e il Rotary Club Bari Castello, in un evento patrocinato dal Municipio 2 di Bari e dall’Osservatorio Nazionale Bullismo e Doping, Igei torna in Piemonte e fa tappa a Vercelli!

L’appuntamento di questa settimana infatti è presso il negozio FA SPORT, sito in via Torquato Tasso 41, 13100 a Vercelli, VC, per un altro evento in collaborazione con la ERREA’ sport!

Anche in questa occasione sarà presentato, oltre al libro che racconta la storia del giovane drago judoka, il progetto “IPPON AL BULLISMO CON IGEI”, nato dalla collaborazione tra i ragazzi di Italiajudo e il Centro di Studi e  Formazione di psicologia dello sport, che anche a Bari ha suscitato l’interesse delle autorità politiche e scolastiche della città. Un progetto che oltre ad essere un potente strumento per consolidare i rapporti tra le società sportive e la Scuola e quindi per divulgare il judo e la concezione positiva dello sport e dei valori che porta con sè, richiama l’interesse dei più per la tematica affrontata. Si pone infatti come una soluzione forte e reale ad un problema sempre più presente nella più giovane società contemporanea, e che si sta rivelando davvero difficile da affrontare: il problema del bullismo.

L’ obiettivo comune non è quello di affrontare a muso duro il bullismo, ma quello di combatterlo agendo sulla prevenzione, insegnando ai bambini e ai ragazzi che lo sport e i suoi valori sono sani e positivi e insegnano a vivere bene e nella maniera migliore possibile, il bullismo no.

A tra poco a Vercelli allora! Buon judo!

Mag14

icon-userAuthor: Alessandro Bruyere

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icon-tagsTags: Angiulli, Bruyere, bullismo, Igei, Igei storia di un drago che faceva judo, italiajudo, judo

Igei ottiene il patrocinio dell’Osservatorio Nazionale Bullismo e Doping e del Municipio del Comune di Bari

Bellissime notizie per Igei e il libro che racconta la sua storia.

L’evento organizzato a Bari dalla società sportiva Angiulli Bari, ha ottenuto il prezioso patrocinio dell’Osservatorio Nazionale Bullismo e Doping e del Municipio del Comune di Bari!!

Un riconoscimento questo che da ulteriore lustro all’evento e al progetto che il libro “Igei, storia di un drago che faceva judo” sta portando con sé in giro per l’Italia, nel tentativo di presentare ai più il judo non solo come importantissima disciplina sportiva colma di valori imprescindibili per la crescita psicofisica dei bambini e dei ragazzi, ma anche come potente strumento educativo capace di fronteggiare e sconfiggere problematiche tanto spinose quanto difficili da affrontare presenti nella società contemporanea.

Anche a Bari l’autore Alessandro Bruyère presenterà assieme al libro il progetto “IPPON AL BULLISMO CON IGEI”, rivolto alle scuole e alle società sportive e nato dalla collaborazione tra i ragazzi di Italiajudo e il Centro Studi e Formazione in Psicologia dello Sport di Milano.

L’appuntamento di questa settimana è per venerdì 15 maggio 2015 alle ore 11.00 presso la società Angiulli, sita in Viale Domenico Cotugno, 10, 70124 Bari.

Un altro passo in avanti per il nostro drago judoka!

igei e il bullismo

Mag12

icon-userAuthor: Alessandro Bruyere

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icon-tagsTags: alessandro bruyere, Igei, Igei storia di un drago che faceva judo, italiajudo, judo

Un altro importantissimo week end!

Altro week end importantissimo all’insegna del drago judoka!

Mentre Igei incontrava centinaia di giovani judoka volenterosi e col sorriso sulle labbra sul tatami allestito per il Primo Trofeo Città di Cavagnolo, organizzato dall’amico Alessandro Di Gianni, l’autore del libro Alessandro Bruyère presentava il libro in quel di Velletri, durante la manifestazione/allenamento organizzata dagli amici della Fujiyama Velletri.

Entrambi gli eventi sono stati un’occasione meravigliosa per diffondere ulteriormente il judo e presentarlo ancora una volta come una Via diversa dalle altre, capace al tempo stesso di divertire incredibilmente e di insegnare qualcosa di unico.

Se a Cavagnolo i bambini che si affrontavano in una gara che ha avuto tantissime adesioni hanno potuto incontrare Igei in “carne e ossa” e riconoscere in lui il protagonista di una storia avvincente e fantasticare come solo loro sanno fare su di lui e sul judo, A Velletri i bambini che partecipavano all’allenamento organizzato dall’amico Gianluca Serangeli, hanno potuto calcare il tatami assieme a campioni di ieri e di oggi (presenti all’evento gli atleti delle Fiamme Gialle , con rispettivi maestri, e il plurimedagliato olimpico Girolamo Giovinazzzo) e scoprire il valore aggiunto del judo nella lotta ad eventi spiacevoli, uno su tutti il famoso (ahinoi) bullismo.

Lotta, questa, che venerdì 15 maggio farà un ulteriore passo in avanti, quando l’autore della storia di Igei presenterà a Bari il libro e il progetto IPPON AL BULLISMO CON IGEI.

Presso la società Angiulli di Bari, durante la mattinata di venerdì, Alessandro incontrerà non solo giovani judoka, ma anche alunni delle scuole di Bari che potranno tramite il libro conoscere qualcosa di più sul judo, e scoprire un mondo che potrebbe regalare qualcosa di incredibilmente prezioso.

L’appuntamento di questa settiana quindi è per venerdì 15 maggio a Bari, presso la società Angiulli Bari! Vi aspettiamo numerosi!!

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